edilizia in legno
edilizia in legno

Caratteristiche per l’utilizzo del legno nel settore edile e costruzione case

L’utilizzo del legno e dei legnami delle diverse tipologie è molto diffuso in Italia, soprattutto nel settore edile e nel settore della bioedilizia. Basta cercare su internet il termine “case in legno” e ci si può rendere contro dell’offerta ormai molto variegata, sia da parte di imprese edili o di ristrutturazioni, sia da parte di imprese specializzate unicamente nella lavorazione e nell’impiego del legno a scopo edile. Le imprese edili e di ristrutturazioni, da Torino a Milano, da Napoli a Palermo, hanno accolto favorevolmente questo cambiamento di percezione “ecologica” del consumatore e cliente medio, adattandosi immediatamente alla nuova richiesta del mercato.

E il risultato sono delle case ecologiche e ecosostenibili assolutamente degne di nota!

Ma vediamo nel dettaglio il legno come materiale di costruzione edile, valutando le sue caratteristiche per la scelta in fase di produzione e lavorazione dello stesso.

Tensioni ammissibili
Le tensioni ammissibili del legname stagionato e in condizioni normali di umidità variano a seconda della categoria cui appartiene.
Per il legname sottoposto a condizioni meno favorevo­li occorre apportare a tali valori le seguenti riduzioni: 33% per legnami non sragionati e per legnami privi di proiezione e posti in ambiente umido: 17% per legnami a contatto con elevata umidità, ma trattati con mezzi protettivi;40% per legnami sottoposti a carichi variabili ripe­tuti a cicli alterni (cioè quando si debba considerare la resistenza a fatica).

Difetti dovuti a imperfezioni di struttura
Si definisce difetto del legno tutto ciò che porta a con­siderare il materiale fuori della normalità, per quel che riguarda la forma, la struttura e le caratteristiche.
I difetti possono dipendere da imperfezioni della strut­tura, oppure da danni provocati da agenti esterni.

Principali difetti dovuti a imperfezioni di struttura
Tronco cavernoso
La cavernosità, oltre a causare un'imperfezione del­la forma del fusto, costituisce un rifugio per gli in­setti e, a seconda della posizione, una sede di danno­si ristagni di acqua.
Tronchi biforcati (o suddivisi)
La biforcatura, caratteristica di alcune specie, può essere dovuta alla cimatura della pianta giovane. Nei legnami comporta lo scarto della parte dove avviene la divisione del fusto.
Tronchi curvi
Le curvature del tronco sono modificazioni dell'asse geometrico dovute, generalmente. all'azione del vento o della neve, che determinano molto scarto nelle lavora­zioni e la produzione di tavole di qualità più scadente.
Eccentricità del midollo
L’eccentricità del midollo è un difetto rilevante, spe­cialmente nel caso di alberi destinati alla sfogliatura per la produzione di compensati, perché comporta maggio­ri sprechi durante la tornitura e sfogliati più fragili.
Tronchi a sezione non circolare
La presenza di una sezione non circolare del tronco è una caratteristica di alcune specie (olivo, ginepro ecc.), che nel caso di legnami da opera diminuisce il valore del materiale perché riduce la parte che si può effettivamente utilizzare.
Fibratura deviata o inclinata
Le fibre non hanno un andamento parallelo all'asse del fusto e ciò comporta una diminuzione della resi­stenza, unita a difetti nel caso di tavole segale.
Canastro
Il canestro è un'alterazione dei tessuti dovuta a sol­lecitazioni meccaniche anomale (vento, peso eccen­trico), con profonde modificazioni delle caratteristi­che del legno, che diventa di colore rossiccio e di du­rezza eccezionale peggiorandone il com­portamento nei riguardi del ritiro e delle lavorazioni.
Cipollatura
La cipollatura è un distacco parziale o totale tra due anelli annuali contigui dovuto a una mar­cata differenza di compattezza tra la zona tardiva di un anello e quella primaticcia successiva di diversa densità: essa costituisce un indebolimento del legno.
Tasche (o sacche) di resina
Le tasche (o sacche) di resina sono zone di separazione, a for­ma lenticolare, che si verificano tra due cerchi annuali e che si riempiono di resina. Ciò provoca una diminuzione della resistenza e la presenza di macchie deturpanti sulle superfici contigue. 
Nodi
I nodi sono inclusioni di rami, i cui tessuti sono orien­tati in modo diverso rispetto alla struttura del tronco stesso. A causa della loro maggior durezza e del maggior ritiro rispetto ai tessuti circostanti, rappre­sentano zone di discontinuità che possono distaccarsi facilmente. Quando il legno è lavorato a vista i nodi possono diventare un'apprezzata caratteristica.
 
Difetti dovuti ad agenti esterni
I principali difetti causati da agenti esterni (vento, neve, errori di stagionatura, alterazioni prodotte da insetti o da funghi) sono i seguenti.

Cretti
Sono spaccature dei fusti in senso radiale generalmente dovute all'azione del gelo.
Lesioni
Sono prodotte dall'azione dei fulmini o del gelo, che determinano fessurazioni e crateri nei fusti; talvolta è invece il carico asimmetrico della neve che provoca le cosiddette fratture ricoperte.
Imbarcamenti
Si manifestano durante la stagionatura del legname tagliato, a causa di anomalie o eccessivo ritiro, che provocano tensioni interne differenziate.
Marciumi
Sono provocati da funghi che intaccano il legno e lo rendono spugnoso quando permane in ambienti molto umidi.
Gallerie
Sono cunicoli di medio e grande diametro, dovuti a in­setti xilofagi o a larve d'insetti, che penetrano nel legno solcandolo in tutte le direzioni.
Tarlatura
È costituita di cunicoli di piccolo diametro, più o me­no intrecciati, scavati nel legno da insetti xilofagi.
I cretti e le lesioni determinano ingenti scarti dei tron­chi di legno e favoriscono l'insinuarsi di funghi e in­setti nocivi. Le gallerie e la tarlatura possono produrre danni notevoli e, in casi estremi, anche compromette­re la stabilità degli elementi strutturali lignei.


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