Psicologia dell\'età evolutiva
Psicologia dell\'età evolutiva

Psicologia dell'età evolutiva: rubriche e articoli su psicologi-psicoterapeuti.it

Con l'espressione "psicologia dell'età evolutiva" si fa riferimento a quel ramo della psicologia che prende in esame e analizza il processo di organizzazione e di sviluppo delle persone nel periodo che parte dalla nascita e giunge all'età della maturazione sessuale. Tale processo, in genere, viene distinto in cinque fasi differenti, e cioè: da zero a due anni, c'è la prima infanzia; da due a sei anni, c'è la seconda infanzia; da sei a dieci anni, c'è la terza infanzia; dai dieci ai tredici anni, c'è la preadolescenza; e dai tredici anni in poi, c'è l'adolescenza.

La psicologia dell'età evolutiva è molto importante perché riguarda un periodo della vita in cui l'individuo, oltre alla crescita fisica, va incontro anche a una evoluzione psicologica nel contesto sociale, e di conseguenza a una integrazione nell'ambiente. Durante questi anni, in sostanza, la personalità affronta vari processi di evoluzione in conseguenza dei quali la socializzazione e la partecipazione affettiva maturano e acquisiscono una maggiore autonomia.

Al centro degli studi della psicologia dell'età evolutiva vi sono anche tutte le problematiche che sono più o meno strettamente connesse con lo sviluppo, e che riguardano principalmente il periodo dell'adolescenza: in questa fase, infatti, il soggetto affronta sconvolgimenti - talvolta anche molto profondi - che possono dare vita a patologie, magari connesse con problemi non risolti nel corso dello sviluppo psichico. In altre parole, durante l'adolescenza possono emergere eventi non superati naturalmente dal bambino.

D'altro canto, anche la sessualità svolge un ruolo fondamentale in questo ambito: trattandosi di una delle più importanti dimensioni dell'esistenza di un essere umano, essa costituisce una forma di comunicazione fondamentale. Le fasi dello sviluppo sessuale sono studiate dalla psicologia dell'età evolutiva sin da quando il soggetto è un neonato: la prima fase, infatti, viene avviata nel momento dello svezzamento. Staccandosi dal seno della madre, il bambino visualizza la madre stessa come intera, e di conseguenza concepisce la propria identità come altro, qualcosa di separato. A questo punto, si sviluppa un percorso biologico elaborato che si traduce in una consapevolezza sempre più importante, che porta alla conoscenza dell'appartenenza a un genere e all'accettazione di sé e degli altri.

Insomma, trattando l'evoluzione del bambino e la sua relazione con il contesto in cui vive, la psicologia dell'età evolutiva ha un ruolo a dir poco fondamentale nella definizione di un individuo. Da Jean Piaget a Sigmun Freud, grandi personalità del settore si sono dedicate a questo tipo di studi, con l'individuazione di comportamenti e fasi (Piaget, per esempio, parla di periodo sensomotorio e di periodo concettuale) che contribuiscono alla messa a punto di un'analisi completa e approfondita del tema.

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