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Il tradimento: perché?

Ci siamo passati tutti ed è la storia più vecchia del mondo: lui, lei, l’altra. O lei, lui, l’altro. O lei, lei, l’altra. E lui, lui, l’altro. Come la mettiate la mettiate, il tradimento è un dramma ed allo stesso tempo un desiderio. Temiamo ciò che desideriamo. In quasi tutte le coppie c’è stato un tradimento o almeno la tentazione di farlo. Ma perché sentiamo il bisogno di tradire?

Gli studi

Non si contano gli studi e le ricerche sul tradimento e le dinamiche di coppia. Il dottor Atkins ha guidato un team di ricercatori dell’Università di Washington per analizzare dei dati raccolti tra il 1991 e il 2006. I risultati ottenuti sono i seguenti:

  • Il 12% degli uomini sposati ha rapporti extra-coniugali
  • Il 7% delle donne sposate ha rapporti extra-coniugali
  • Nel 2006, il 28% degli uomini over 60 tradiva la moglie
  • Nello stesso anno, la percentuale di donne over 60 traditrici era del 15%
  • Sotto i 35 anni, il 20% degli uomini è traditore
  • Contro il 15% delle donne under 35

Il giapponese Satoshi Kanazawa ha elaborato invece un’altra teoria: gli uomini che rimangono fedeli alle proprie partner sono più intelligenti dei traditori, poiché più capaci di ragionare ed andare “controcorrente”. Tra le donne invece, nessuna differenza di capacità intellettive tra fedeli e traditrici.

L’evoluzione del tradimento

Fino a pochi anni fa, il tradimento diventava affare di tutti. Se era l’uomo a tradire, non era considerato un fatto grave, l’importante era che all’apparenza e negli eventi sociali, la coppia sembrasse stabile. Anzi, era la moglie tradita a venire additata e messa alla gogna pubblica. Ancora peggio se a tradire era la moglie: l’uomo aveva diritto a “pulire” la propria reputazione con il famigerato delitto d’onore. Uccidere moglie ed amante non era considerato reato.

Le cose cambiano negli anni Sessanta-Settanta. La rivoluzione hippie, l’emancipazione delle donne e il rovesciamento dei valori base della società portano alle coppie aperte: l’amore libero consente ad entrambi i partner di avere rapporti sessuali con altri, senza nasconderli e quindi senza “tradirsi”.

Oggigiorno, le possibilità di tradirsi sono aumentate a dismisura, grazie anche all’avvento dei social network. Parlare con il proprio amante ed organizzare incontri clandestini è diventato più facile, sia che si tratti di un paio d’ore in un day use hotel a Roma, che si organizzi una fuga romantica in una baita in montagna.

I motivi

Quasi mai il tradimento è causa di una rottura con il proprio partner, bensì è vero il contrario: tradiamo perché con il nostro partner abituale qualcosa non funziona. Uno psicoterapeuta statunitense, Gary Neuman, ha condotto una ricerca sui motivi che spingono una persona a tradire il proprio partner. C’è una sorpresa: gli uomini non tradiscono per voglia di sesso facile, o almeno non è questo il motivo principale. Quasi il 90% dei traditori lo fa perché non si sente più apprezzato dalla moglie. Non riceve più gratificazioni verbali sul proprio impegno in casa o sul lavoro; attenzioni che invece arrivano dall’amante.

Le donne, invece, tradiscono perché con il marito si è spenta la passione e non c’è più romanticismo. Vogliono sentirsi ancora desiderate e sentire di nuovo le farfalle nello stomaco.

Per entrambi i casi, comunque, entrano in gioco anche la voglia di trasgressione, il piacere di sedurre, il desiderio di stravolgere la propria routine.

In fondo, uomini e donne sono uguali.


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