monitorare correttamente il dimagrimento
monitorare correttamente il dimagrimento

Come monitorare correttamente il dimagrimento

Dieta si, ma peso a parte, come si valuta correttamente il dimagrimento? Ci sono dei criteri per farlo che non si limitano alla sola bilancia e un professionista del ramo come il nutrizionista a Roma  ci spiega come. 

DIMAGRIRE PER SENTIRSI IN FORMA

L’esistenza fatta di comodità (si pensi all’utilizzo dell’automobile, a quello dei telecomandi, al telefonino sempre con noi ect) ha modificato il nostro modo di vivere. Magari, se si fa un salto all’indietro nel tempo (è sufficiente mezzo secolo), vedremmo un’altra generazione di italiani abituati ad andare a piedi o in bicicletta, alzarsi per accendere o spegnere l’apparecchio televisivo, muoversi sicuramente più di quanto lo facciano oggi. Se poi entriamo nel tema delle abitudini alimentari possiamo verificare che il fast-food e il cibo-spazzatura erano ben lontani dall’essere parte di una dieta totalmente inadeguata.

Al giorno d’oggi, l’obesità è diventata un problema proprio a causa di un radicale cambiamento della società e questo comporta dei rischi di salute che sono maggiori rispetto a quelli che si correvano in passato. Risulta evidente che l’unica risorsa da attivare, sia quella di dimagrire abbracciando con fiducia un regime alimentare corretto. Questo processo deve essere costante e continuativo e dev’essere coniugato con delle attività fisiche che sono fondamentali per bruciare quelle calorie in eccesso e permettere l’indispensabile  dimagrimento.  In ogni fase di questo percorso è necessario misurare il dimagrimento per avere la conferma che il cambio di alimentazione sia realmente efficace. Purtroppo, per ignoranza o per superficialità, ci si accontenta di salire sulla bilancia ogni mattina per vedere se si è perso peso e di quanto, credendo che sia l’unico metodo di misurazione possibile.

Il fatto è che limitarsi alla bilancia significa basarsi solo sul peso del nostro corpo e non sulla effettiva quantità di grasso che abbiamo. E quello che non pensiamo è che potrebbe anche essere possibile che il nuovo regime alimentare accompagnato dall’esercizio fisico, vada ad eliminare il grasso in eccesso sostituendolo con la massa muscolosa, lasciando pressoché simile il peso originario dal quale si era partiti all’inizio della terapia.

PER UN CORRETTO MONITORAGGIO

Alla bilancia che ci avverte della diminuzione del proprio peso, si deve accompagnare anche il plicometro, ossia un piccolo strumento che misura le pliche corporee al fine di stimare la quantità di grasso presente. Anche questo mezzo di misurazione (si tratta di una specie di pinzetta che pinza una parte di pelle senza alcun dolore) non ci precisa, però, la quantità esatta di massa grassa in quanto la plicometria tiene conto solo della massa totale che include anche la massa magra. Con una formula matematica capace di coniugare i dati ottenuti con quelli dell’altezza e del peso del soggetto, si ottiene la stima del grasso presente nel nostro corpo.  Anche in questo caso si tratta di dati relativi e non precisi in quanto ci possono essere delle variabili (ad esempio lo stato di idratazione) che non assicurano un risultato esatto al 100%.

Tuttavia questi due metodi (bilancia e plicometro) si possono integrare con quello della misurazione della circonferenza che offre un’altra stima che può confermare o meno, quanto espresso da peso e volume della massa.
Solo in uno studio nutrizionista è possibile sfruttare la  bioimpedenziometria che misura la reattanza e la resistenza del tessuto corporeo decifrando quantità di grasso, muscolo e acqua.


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