percussioni
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Il mondo delle percussioni

Le percussioni sono un antichissimo modo per suonare gli strumenti. Quando la batteria non esisteva ancora, diverse tribù, soprattutto africane a fare delle percussioni la musica della loro cultura. La batteria moderna, nata nell’Ottocento, non è altro che un insieme di diversi strumenti a percussione. Al di là della batteria, però, diversi sono gli strumenti a percussione utilizzate dai musicisti per rendere le loro musiche più ricche di effetti.

Gli strumenti a percussioni sono divisi in due distinte famiglie che sono:

  • Membranofoni, il cui ritmo è dovuto alla vibrazione di una membrana tesa;
  • Idiofoni, quando il suono nasce dalla vibrazione di tutto il corpo dello strumento.

Strumenti a percussione

Le percussioni rivestono una grande importanza nel mondo musicale soprattutto per i suoni che producono. Il jazz e il rock ne fa largo utilizzo sia degli strumenti a percussione dal suono indeterminato che di quelle a suono determinato. Sono tantissimi i corsi di batteria Roma che insegnano a suonare anche diversi strumenti a percussione. Ovviamente già la batteria è uno strumento a percussione che unisce elementi membranofoni, i tamburi, con elementi idiofoni come il triangolo o i piatti.

Strumenti membranofoni

Conga: tra gli strumenti più apprezzati e utilizzati nel mondo musicale, la conga è un tamburo alto realizzato con una sola membrana. Il suono è facilmente riconoscibile in quanto si tratta di un sound particolarmente legnoso. Le congas vengono suonate in gruppi di 2, 3 o 4 elementi e si utilizzano le dita o il palmo della mano;

Bongo: di origine africana, il bongo è un tamburo basso che sviluppa suoni sia acuti che medi. La tradizione vuole che siano suonati da seduti con due bongos bloccati dalle gambe;

Djembe: anche questo di origine africana, della regione del Senegal e della Guinea, è un tamburo dalla forma a calice con una membrana realizzata con pelle di capra. Si suono con tutta la mano e produce suoni sia bassi che medi che alti.

Strumenti idiofoni

I piatti: formato da due sottilissimi dischi di metallo e si suonano con entrambe le mani percuotendoli l’uno contro l'altro. Sono integrati anche nelle batterie e vengono suonati con le bacchette; Il triangolo: barretta di metallo sospeso grazie ad un filo e che presentano un angolo aperto. Per suonarlo si usa un’altra barretta sempre di metallo. Il suono prodotto è abbastanza alto ma molto dipende dalla forza che si utilizza e dal punto in cui la bacchetta incontra il triangolo.


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