animale domestico
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Come superare la perdita del proprio animale domestico

Gli animali di affezione e da compagnia sono sempre più considerati membri della famiglia a pieno titolo, la loro presenza e il loro calore riempie l’atmosfera casalinga, colma la solitudine, allevia il malumore. Quando un animale da compagnia muore, il proprietario attraversa un vero e proprio periodo di stress da lutto, solitamente quantificato dagli psicologi nella durata di due mesi o più. Come superare questa perdita, in tutto paragonabile a un vero e proprio lutto?

Rendere omaggio al proprio animale da compagnia per superare il lutto

Un modo per metabolizzare il distacco è proprio quello di ritualizzare l’ “addio” con la tumulazione dell’animale o, come da prassi, attraverso la cremazione.  I cimiteri per animali sono sempre più diffusi in Italia, basti pensare che a Roma c’è “Casa Rosa” dove sono sepolti i cani del Presidente Sandro Pertini e di Anna Magnani e agenzie funebri specializzate. L’incinerazione di animali a Roma è un servizio che a volte si può richiedere ad agenzie funebri tradizionali come La Cattolica San Lorenzo. Dati alla mano, quasi un italiano su due possiede un animale domestico e il business del caro “pet” estinto registra volumi di affari interessanti, ma soprattutto aiuta i proprietari a superare un momento doloroso: recarsi al cimitero per visitare il proprio animale serve a conoscere persone amanti degli animali, condividere ricordi ed esperienze, alleviare e rielaborare il distacco. Accompagnare la fine della vita del proprio animale o seppellirlo personalmente, in fondo, non è che un modo per riconoscere quel patto di fedeltà e amicizia che lega l’animale al suo padrone.

Cosa consigliano gli psicologi per superare il distacco dal proprio animale domestico

I proprietari di cani e gatti soffrono maggiormente l’assenza del proprio animale e si stima che i tempi di elaborazione non sono inferiori ai due mesi, questo perché – in particolar modo cani e gatti – sviluppano molta empatia e oltre alla perdita dell’amore e dell’affetto, si crea anche un vuoto fisico che può essere colmato abbracciando un peluche o un oggetto appartenuto all’animale (un giocattolo o una copertina). Anche la perdita di pesci e canarini – che sono gli animali più diffusi nelle case italiane – comporta una sofferenza e un vuoto nella casa che può essere colmato – paradossalmente – con il prendersi cura di un altro animale, lasciando scorrere un po’ di tempo dalla morte del precedente per un senso del rispetto verso l’amico scomparso e verso il riconoscimento del proprio dolore. Il dialogo è importante soprattutto con persone che condividono la passione per gli animali e sono in grado di percepire e comprendere cosa si prova. Per quanto possa sembrare difficile da comprendere, ma lo strappo dal proprio animale può essere anche più doloroso perché è un distacco silenzioso tra due esseri viventi tanto diversi quanto compatibili e reciproci, pertanto custodire il dolore per qualche tempo fa bene a se stessi. Strumenti utili per superare il lutto, possono essere:

  • coltivare una pianta in memoria del proprio animale;
  • diventare volontario presso associazioni che salvano o aiutano gli animali in difficoltà;
  • fare il dog-sitter – per amici o parenti – perché la vicinanza di altri animali è consolante.

Se l’animale domestico era l’unico, i tempi di elaborazione sono più lunghi, ma per chi possiede più animali in casa è bene riversare su di loro tutto il proprio affetto per guarire più in fretta dalla perdita. È tuttavia possibile ricorrere al sostegno di psicologi esperti sulle relazioni tra uomini e animali, soprattutto nei casi in cui l’animale deve affrontare una lunga malattia e lo si accompagna e assiste fino all’ultimo giorno.


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