riprese video
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La storia delle riprese video

Le riprese video nascondono una storia evolutiva davvero ricca di sorprese ed innovazioni. Le origini di tale disciplina possono coincidere con quelle del cinema in tutte le sue forme, con un percorso che va avanti grazie all'avvento della televisione e delle più moderne tecnologie.

Tutto iniziò con la nascita delle cineprese, risalenti alla parte conclusiva dell'Ottocento. Le lastre fotografiche furono sostituite da una rivoluzionaria pellicola in celluloide, con l'opportunità di scattare scene in maniera più frequente e continua. Si partì con un formato standard da 35 millimetri, considerato una grande innovazione nell'epoca. Agli inizi del novecento, le cose iniziarono a cambiare grazie alla prima apparizione delle riprese a colori. Venivano utilizzati vari sistemi additivi, capaci di rendere ciascun fotogramma maggiormente preciso. Dal Kinemacolor al Prizma, dal Biocolour al Dufaycolor, di acqua ne è passata sotto i ponti.

Molto interessante fu sicuramente il Technicolor, che si concretizzava mediante l'uso di una macchina da presa funzionante con l'ausilio di un prisma separatore. Con tale sistema dai costi molto elevati, il bianco e nero visse una fase di assoluto splendore, anche se si iniziavano a vedere i colori primari e le tonalità derivanti. Nei primi anni cinquanta, il b/n lasciò progressivamente spazio ad una tipologia di ripresa video a colori, con l'adozione della moderna tecnica Eastmancolor. Nel frattempo, ad una netta evoluzione delle colorazioni corrispose l'introduzione del comparto audio, da associare direttamente al filmato mediante l'inserimento di un'apposita traccia. Le macchine da presa divennero sempre più pratiche e meno rumorose, con la rimozione del vecchio motore elettrico che rallentava ogni processo.

Col passare degli anni, al formato da 35 millimetri ne furono affiancati altri considerati ridotti. Il 16 millimetri si fece apprezzare per la sua indubbia praticità e puntava molto sul suo sistema a doppia perforazione laterale, ideale anche per un inserimento rapido e corretto della traccia audio. Il formato è considerato molto professionale e la sua qualità è superiore rispetto a quella di un televisore medio. Ma la vera rivoluzione coincise con la creazione di immagini dai formati da 8 millimetri. Lo sviluppo di questi ultimi fu davvero fulminante, con prodotti economici e al tempo stesso di alta qualità grafica. Molto interessante è anche la pellicola a 65 millimetri, perfetta per le produzioni basate sull'alta risoluzione.

Negli ultimi tempi, le riprese video hanno raggiunto standard elevatissimi. Ad esempio, con l'uso di una coppia di fotocamere ad alta risoluzione, è possibile creare filmati in 3D. Tali video possono essere apprezzati fino in fondo tramite l'utilizzo di appositi occhialetti, utilizzati nelle varie sale cinematografiche. Ma l'evoluzione non si è conclusa qui. È possibile immergersi in una vera e propria realtà virtuale, con lo spettatore che può immergersi negli elementi di ogni singola scena, fino quasi a poterli toccare. Stiamo parlando del cinema 4D, un sistema di tipo quadridimensionale che proietta gli appassionati nelle storie che stanno osservando. Tutto funziona con l'aiuto di schermi di enormi dimensioni, con cineprese piuttosto difficili da trasportare per garantire immagini di livello estremamente alto. In generale, il progresso tecnologico delle riprese video non sembra avere alcuna intenzione di fermarsi.

A cura di Produzione Video Milano


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