Il trucco semipermanente è una delle principali tendenze del momento nel mondo dell’estetica, perché risolve un’ampia serie di problemi. Ma ovviamente deve essere eseguito alla perfezione, altrimenti si rischia un effetto troppo vistoso e contrario a quanto sperato: ecco qualche consiglio su questa tecnica per evitare di finire come la ventenne inglese Tyne…
Chi soffre di sopracciglia troppo corte, rade o con vari diradamenti piliferi ha una soluzione cui ricorrere, che prende il nome di micropigmentazione e che, come spiegato dalle pagine di Donna Femminile (qui per maggiori informazioni) , è in poche parole un tatuaggio alle sopracciglia che crea un effetto di colorazione che risolve appunto i problemi estetici a questa zona del volto, e che trova impiego anche per migliorare o definire il contorno delle labbra.
Un rimedio pratico. In particolare, il tatuaggio estetico si rivela consigliato anche a chi è stanca di ricorrere alla solita matita per sopracciglia, o non riesce a trovare un prodotto adatto per gestire la propria situazione, oltre che per tutte le donne che soffrono di problemi legati a effetti indesiderati di farmaci, depilazioni selvagge e fattori di costituzione o genetica che hanno reso le sopracciglia diradate e poco “belle” da vedere.
Un effetto naturale. Quando fatto bene, il tatuaggio semipermanente crea un effetto naturale, con tratti delicati e piccoli che simulano i piccoli peletti che compongono le nostre sopracciglia; e sempre nei casi di norma, questa tecnica dura circa due anni e si cancella in maniera uniforme, senza sbiadimenti antiestetici, con l'inchiostro che gradualmente e in modo omogeneo viene assorbito dalla pelle.
Tuttavia, è molto importante rivolgersi a centri estetici affidabili, perché i rischi sono dietro l’angolo: ad esempio, è necessario assicurarsi che il tatuatore usi il pigmento estetica, perché altrimenti le sopracciglia possono cambiare colore.
Attenzione ai pigmenti e ai tratti troppo marcati. Al contrario dei tattoo tradizionali, infatti, in questo ambito estetico non devono essere usati i pigmenti puri (il solo nero o solo marrone) che trovano spazio sul corpo, perché sul volto potrebbero virare a tonalità assolutamente indesiderate come il rosso, il blu o il verde, a seconda della carnagione.
Inoltre, soltanto una procedura eseguita a regola d’arte crea il giusto risultato finale, con sopracciglia che non sembrano finte e non presentano dei tratti troppo marcati ed eventi, o con colori che si discostano troppo dalle tonalità dell’incarnato e della peluria naturale.
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