Pensare che il parquet sia una pavimentazione adatta unicamente agli ambienti interni vorrebbe dire non conoscere fino in fondo le potenzialità e le caratteristiche di questo rivestimento. Esso, infatti, può essere esposto anche all'aria aperta, ovviamente sulla base di peculiarità e configurazioni differenti rispetto a quelle di un parquet destinato a un ambiente indoor: il riferimento è, in particolare, alla struttura del reticolo di posa e al dimensionamento dei listelli. Intervenendo su questi due fattori, si ha la possibilità di fare in modo che il legno possa essere usato anche in ambienti che in teoria non gli sono consoni, come quelli più acquosi o umidi.
I listoni che vengono utilizzati per la pavimentazione devono essere realizzati in legno massiccio e avere uno spessore di almeno un paio di centimetri, essere lunghi non meno di 50 centimetri e larghi circa 10. La loro superficie deve essere bisellata, mentre i bordi devono essere arrotondati, così che anche quando piove o comunque la superficie è bagnata le suole delle scarpe possano aderire nel migliore dei modi grazie alle scanalature presenti. La levigatura è una fase fondamentale a livello produttivo, dal momento che incide sull'allineamento tra i listoni. Non solo: i parquet levigati possono essere calpestati senza rischi o controindicazioni anche a piedi nudi, come avviene a bordo piscina.
Alla struttura del reticolo deve essere assicurata una pendenza specifica nel momento in cui si provvede alla messa in posa: questo espediente permette il deflusso delle acque piovane. I pavimenti Aresdeck in legno per gli ambienti esterni si fanno apprezzare per la loro notevole robustezza e, al tempo stesso, per la capacità di resistere a qualsiasi tipo di sollecitazione esterna, sia che si tratti del calpestio, sia che si tratti delle aggressioni che potrebbero derivare da agenti domestici o chimici. Le tonalità e i colori non sono soggetti a cambiamenti rilevanti, in virtù dei trattamenti ad hoc che vengono messi in atto. Non c'è il rischio di avere a che fare con emissioni nocive o tossiche rilasciate dalle sostanze che sono usate per la costruzione delle strutture: anche l'ambiente naturale viene rispettato.
La scelta delle essenze dei parquet per esterni non riguarda solo la loro resa estetica finale, ma anche le prestazioni che le diverse tipologie di legno sono in grado di garantire. Nella maggior parte dei casi, si fa affidamento sulle latifoglie a durame concentrato, o in alternativa sulle conifere. Spazio, quindi, all'abete americano - conosciuto anche con il nome di douglasia -, all'acacia e al pino: si tratta di essenze che offrono un aspetto rustico e che hanno il pregio di essere molto convenienti a livello economico.
In commercio, in ogni caso, è possibile trovare anche un ricco assortimento di essenze tropicali come l'ipè e il teak, che sono conosciute per la loro longevità e per la loro resistenza. L'ipè, in particolare, vanta doti impermeabili naturali e soprattutto dei colori davvero unici, con sfumature che vanno dal rosso al giallo, passando al verde e al bruno. Non è celebre, ma è altrettanto efficace, la massaranduba.
Nel caso in cui si decida di optare per l'abete americano, c'è bisogno di un trattamento impregnante da effettuare con vernici specifiche che ha lo scopo di contrastare i cambiamenti di colore del legno, le cui tonalità marroni e rossicce con il passare del tempo si possono scurire per colpa del fisiologico invecchiamento e per effetto della luce del sole, con il risultato di una patina argentea e grigia che va a ricoprire tutte le superfici. Infine, l'ultima proposta da prendere in considerazione è il legno massiccio bangkirai, piuttosto duro: anche questo è un legno esotico, che non è soggetto alla formazione di muffe.
Credit: Optimamente Srl - Web marketing & web development